Secondo DMASS Europe, l’associazione dei produttori e distributori di semiconduttori e componenti elettronici, il mercato europeo della distribuzione di componentistica elettronica ha registrato un rallentamento nel secondo trimestre 2023. Mentre il segmento degli attivi riporta una crescita del 19,3%, gli IP&E registrano un -7,3% e il mercato, nel suo complesso, segna un incremento del 10% circa arrivando a un valore di mercato di 5,47 miliardi di euro.
Ma se i dati del fatturato tutto sommato tengono, sono quelli relativi agli ordini a destare qualche preoccupazione.
“I numeri piuttosto consolidato rispetto a un anno record (2022) non possono nascondere il fatto che gli ordini dei clienti sono rallentati, il che si tradurrà inevitabilmente in una seconda metà dell’anno più debole – scrive DMASS in una nota –. Gli inventari sono pieni e devono essere digeriti. Allo stesso tempo, la disponibilità sul mercato è migliorata in modo significativo e le criticità legate alla carenza di componenti, sebbene ancora presenti, ad esempio per dispositivi SiC e GaN, si sono notevolmente ridotte. Questo è un grande sollievo e ci si augura in un ritorno di normalità nel mercato. Siamo anche convinti che la domanda a lungo termine non sia ostacolata e che le attività di progettazione rimangano dinamiche nonostante tutte le sfide al contorno”.
La fotografia di Assodel di metà anno
Di fronte alla situazione europea, i dati di Assodel (Associazione Distretti Elettronica Italia) per la prima metà dell’anno confermano sia la crescita di fatturato sia il rallentamento dell’ordinato.
Il secondo trimestre 2023 ha segnato un valore di mercato superiore ai 590 mln di euro, in lieve calo rispetto al trimestre precedente (Q1 2023) ma comunque in crescita su base tendenziale, rispetto a Q2 2022 che aveva registrato un valore di 518 mln di euro.
Guardando alle famiglie di prodotto, i semiconduttori hanno riportato una robusta crescita su base annua: 398 mln in Q2 2023 rispetto a 337 mln in Q2 2022. Gli IP&E, dal canto loro, registrano 158 mln in Q2 2023 rispetto ai 145 mln di Q2 2022.
Nel suo consueto Osservatorio di mercato del primo semestre 2023, Assodel riporta in sintesi che:
- il 𝗳𝗮𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗤𝟮 è cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno prima ma è calato di qualche punto rispetto al primo trimestre 2023.
- l’𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 ha mostrato una flessione che secondo i soci si protrarrà per altri 6 mesi
- l’indice 𝗯𝗼𝗼𝗸-𝘁𝗼-𝗯𝗶𝗹𝗹 è stato inferiore all’unità: 0.6 per la famiglia degli attivi e 0.8 per gli IP&E.
- 𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗶 sono calati un po’ per tutte le famiglie, mentre la situazione dei lead time è migliorata (anche se restano delle criticità per alcune famiglie di prodotto).
Mercato componenti elettronici: dati diversi nei vari Paesi europei
Tornando ai dati DMASS sui vari Paesi europei, si notano delle differenze a livello regionale per la famiglia dei semiconduttori.
Secondo l’associazione, Germania, Italia, Francia, Austria e Turchia hanno mostrato una crescita sproporzionata rispetto ad altri Paesi come Regno Unito, Svizzera, Penisola Iberica, Nordic Europe.
Dal punto di vista del prodotto, i microcontrollori, le logiche programmabili e i discreti di potenza hanno fatto la parte del leone nella crescita nel secondo trimestre.
DMASS riporta per la famiglia degli IP&E un calo del 7,3% che però non si è verificato in modo uniforme tra regioni e prodotti. Il Regno Unito e la Francia hanno ottenuto risultati superiori alla media, mentre l’Italia ha registrato un calo. Dal lato dei prodotti, i Passivi sono diminuiti a livello medio e gli Alimentatori sono addirittura cresciuti, mentre i Componenti Elettromeccanici (compresa l’Interconnessione) sono scesi di quasi nove punti percentuali.
Sempre nella nota dell’associazione europea, si legge:“Gli ultimi 2 anni sono cambiati molto nel nostro settore. La consapevolezza dell’importanza di una filiera stabile non è mai stata così alta, anche in ambienti dove la conoscenza del mercato è scarsa. Oggi è importante cooperare meglio nella catena di fornitura per mitigare almeno i potenziali rischi e trovare soluzioni migliori. Il futuro dell’industria della componentistica, pur apparendo generalmente positivo, dipende da una serie di enormi sfide che possono trasformare il mercato in entrambe le direzioni. Dobbiamo prepararci a questo”.