Ti sei mai chiesto come creare un’intera smart home fai-da-te senza dipendere da servizi esterni e costosi?
Se la risposta è affermativa, allora sei nel posto giusto! In questa guida ai dispositivi IoT e smart home, ti mostreremo come creare un sistema di controllo remoto per i tuoi dispositivi smart utilizzando ESP32, MQTT e Firestore. Dalle basi alle applicazioni avanzate, ti forniremo tutte le informazioni necessarie per creare i tuoi dispositivi connessi!
Introduzione
L’Internet of Things è un mondo affascinante e in continua espansione, con un numero sempre crescente di dispositivi connessi che comunicano tra loro e con gli utenti. Ma quando si è amanti del fai da te e ci si vuole approcciare a questo mondo, farlo diventa quasi una sfida.
Infatti, anche se online si trovano molti progetti dedicati all’IoT e alla domotica, questi utilizzano spesso servizi e piattaforme esterne a pagamento.
Creare la tua infrastruttura ti permetterà di avere il pieno controllo sui tuoi dispositivi, ma anche di ottenere un sistema leggero, versatile e personalizzato.
Prima di addentrarci nei dettagli tecnici, diamo un’occhiata ai contenuti che tratterà questa guida
Questa guida è divisa in tre parti:
- Parte 1: Introduzione a IoT, comunicazione remota, protocolli di comunicazione e tipologie di database per dispositivi IoT.
- Parte 2: Configurazione del broker MQTT e creazione di un’app di controllo per smartphone.
- Parte 3: Realizzazione di dispositivi smart basati su ESP32 e integrazione con MQTT e Firestore.
Seguendo questa guida, potrai creare una vasta gamma di dispositivi smart, come prese intelligenti, sistemi di irrigazione automatica, monitoraggio della temperatura e dell’umidità, e molto altro ancora.
Una piccola nota: spesso si farà riferimento a IoT, smart home e domotica quasi come se fossero la stessa cosa, ma naturalmente non è così. Infatti, sebbene IoT e smart home vengano spesso utilizzati come sinonimi, ci sono alcune differenze fondamentali tra i due concetti. Mentre l’IoT si riferisce alla vasta gamma di dispositivi e applicazioni che si connettono e comunicano tra loro, la smart home è un sottoinsieme più specifico che si concentra sulla domotica e sull’integrazione di dispositivi intelligenti all’interno dell’ambiente domestico. Quindi vedi questa guida come se fosse una sorta di passepartout, utile per sperimentare con diverse tecnologie.
Contenuti
- Efficienza energetica, sicurezza dei dati e integrazione
- Come avviene la comunicazione remota con i dispositivi
- Protocolli di comunicazione per dispositivi IoT e smart home: Caratteristiche e differenze
- Tipologie di database per la gestione dei dispositivi IoT
- Introduzione a Firebase Firestore database: vantaggi e funzionalità
- Come utilizzare Firestore
- Utilizzo di un Raspberry Pi come broker MQTT e hub di collegamento
Efficienza energetica, sicurezza dei dati e integrazione: Concetti chiave per dispositivi IoT e smart home
Un aspetto cruciale nella progettazione di dispositivi IoT e smart home è l’efficienza energetica. Questi dispositivi, devono consumare il meno possibile per ridurre l’impatto ambientale e consentirne l’alimentazione a batteria.
La sicurezza dei dati è un altro aspetto fondamentale nella progettazione di dispositivi IoT e smart home. Poiché questi dispositivi raccolgono e trasmettono informazioni sensibili, è essenziale proteggere i dati sia in transito che in fase di archiviazione. L’utilizzo di crittografia, autenticazione e autorizzazione basate su token, e l’adozione di protocolli di comunicazione sicuri, come MQTT con SSL/TLS, aiutano a garantire la sicurezza dei dati e la privacy degli utenti.
Infine, la facilità di integrazione con altri dispositivi e servizi è fondamentale per un sistema IoT e smart home versatile e flessibile. Utilizzando piattaforme come Firebase Firestore e Raspberry Pi, è possibile creare soluzioni personalizzate che si adattano alle esigenze del progetto e si integrano facilmente con altre tecnologie e servizi. Questo rende il sistema scalabile e consente di aggiungere nuove funzionalità in futuro.
Come avviene la comunicazione remota con i dispositivi
La comunicazione remota è il cuore pulsante di qualsiasi sistema IoT. Consente ai dispositivi di inviare e ricevere informazioni, permettendoti di monitorarli e controllarli a distanza. Ma come funziona esattamente?
La comunicazione remota tra dispositivi smart avviene attraverso una rete, con un determinato mezzo trasmissivo.
I dispositivi scambiano informazioni utilizzando dei protocolli di comunicazione specifici, che definiscono le regole per la trasmissione dei dati. Questi protocolli assicurano che i dati vengano inviati e ricevuti in modo corretto e affidabile.
Ci sono diversi protocolli di comunicazione che possono essere utilizzati per la trasmissione di dati tra dispositivi smart e IoT. Ognuno ha i propri vantaggi e svantaggi, e la scelta del protocollo più adatto dipende dalle esigenze specifiche del tuo progetto. Su Fare Elettronica ne abbiamo parlato in più occasioni, quindi non approfondiremo questo argomento, ma facciamo un veloce confronto tra alcuni di questi.
Nella scelta del protocollo di comunicazione più adatto al tuo progetto IoT o smart home, è importante considerare fattori come l’efficienza energetica, la velocità di trasmissione, la sicurezza e la facilità di integrazione con altri dispositivi e servizi. Sperimentando con diverse soluzioni, è possibile trovare l’approccio migliore per le tue esigenze specifiche e creare un sistema flessibile e scalabile che soddisfi le tue aspettative.
Protocolli di comunicazione per dispositivi IoT e smart home: Caratteristiche e differenze
I protocolli più comuni utilizzati nei dispositivi IoT e smart home includono MQTT, CoAP, Zigbee e Z-Wave. Ognuno di questi protocolli ha caratteristiche diverse che li rendono più adatti a determinate applicazioni.
HTTP (Hypertext Transfer Protocol)
HTTP è un protocollo ben noto e ampiamente utilizzato per la comunicazione tra client e server sul Web. Può essere utilizzato anche per dispositivi IoT, ma non è specificamente progettato per questo scopo e potrebbe non essere la scelta migliore in termini di efficienza energetica e larghezza di banda. Tuttavia, HTTP può essere utile per l’integrazione con servizi web e API esistenti.
CoAP (Constrained Application Protocol)
CoAP è un protocollo leggero simile a HTTP, ma progettato specificamente per dispositivi con risorse limitate, come sensori e attuatori. Basato su UDP (User Datagram Protocol), utilizza un modello di richiesta/risposta simile a HTTP. È particolarmente adatto per applicazioni IoT che richiedono una comunicazione efficiente e affidabile con un basso consumo energetico.
MQTT (Message Queuing Telemetry Transport)
MQTT è un protocollo leggero e efficiente ideato per la comunicazione in ambienti con larghezza di banda limitata e affidabilità di rete variabile. Si basa sulla pubblicazione/sottoscrizione di messaggi, il che significa che i dispositivi si iscrivono a determinati argomenti (chiamati “topic”) e ricevono notifiche quando vengono pubblicati nuovi messaggi su tali argomenti.
MQTT è particolarmente adatto per gli scenari IoT, grazie alla sua efficienza energetica e alla sua capacità di gestire un gran numero di dispositivi connessi.
L’utilizzo di un broker MQTT presenta diversi vantaggi, tra cui:
- Scalabilità: I broker MQTT possono gestire un gran numero di dispositivi connessi e messaggi simultanei, permettendo al tuo sistema IoT di crescere senza problemi.
- Affidabilità: I broker MQTT assicurano che i messaggi vengano consegnati in modo affidabile, anche in caso di problemi di connessione o di larghezza di banda limitata.
- Sicurezza: I broker MQTT supportano meccanismi di sicurezza avanzati, come la crittografia SSL/TLS e l’autenticazione basata su token, per proteggere la comunicazione tra i dispositivi e le app.
- Flessibilità: I broker MQTT consentono di definire una struttura di topic personalizzata, che ti permette di organizzare e gestire i messaggi in modo efficiente.
Nel mondo digitale moderno siamo costantemente bombardati da informazioni.
Ma come vengono trasferiti tutti questi dati?
IoT, sensori wireless e telefonia mobile prevedono che le informazioni acquisite, vengano trasferite da qualche parte in un determinato modo. Ed è qui che i mezzi trasmissivi e i protocolli di comunicazione entrano in gioco, rendendo possibile la comunicazione tra i dispositivi.
Lo scambio di informazioni costa energia elettrica, e in un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, questo potrebbe diventare un problema.
Tipologie di database per la gestione dei dispositivi IoT
Un database ti consente di archiviare e organizzare i dati generati dai tuoi dispositivi smart in modo strutturato e facilmente accessibile. Si tratta di uno strumento fondamentale per la gestione dei dati dei dispositivi IoT e per garantire che le informazioni siano sempre aggiornate e disponibili quando necessario.
Esistono diverse tipologie di database, ognuna con le proprie caratteristiche e vantaggi. Anche in questo caso, la scelta del database più adatto per il tuo progetto IoT dipende da diversi fattori, tra cui le esigenze di scalabilità, le prestazioni e la complessità dei dati.
Database relazionali
I database relazionali utilizzano tabelle per organizzare i dati e sono basati su un modello di dati relazionale. Sono ideali per gestire dati strutturati e complessi con relazioni ben definite tra gli elementi, come inventari e sistemi di fatturazione.
Tuttavia, potrebbero non essere la scelta migliore per applicazioni IoT che richiedono scalabilità e flessibilità nel trattamento dei dati.
Alcuni esempi di database relazionali includono MySQL, PostgreSQL e Microsoft SQL Server.
Database NoSQL
I database NoSQL sono progettati per gestire dati non strutturati o semi-strutturati e sono più flessibili rispetto ai database relazionali.
Esistono diversi tipi di database NoSQL, tra cui document-based (come MongoDB), key-value (come Redis) e column-family (come Apache Cassandra).
Grazie alla loro flessibilità e scalabilità, sono spesso utilizzati in applicazioni IoT per gestire grandi volumi di dati e supportare una vasta gamma di tipi di dati e schemi, garantendo performance elevate.
Time-series database
I time-series database sono progettati per gestire dati che cambiano nel tempo, come le misurazioni dei sensori o i valori degli attuatori.
Questi database sono ottimizzati per l’archiviazione e l’analisi di dati temporali e possono essere utili per l’analisi e la previsione dei dati IoT, come dati di sensori e telemetria.
Alcuni esempi di time-series database includono InfluxDB e TimescaleDB.
Database in-memory
I database in-memory memorizzano i dati nella RAM del sistema invece che su disco, il che li rende estremamente veloci e adatti per applicazioni che richiedono una bassa latenza e un accesso rapido ai dati.
Tuttavia, i database in-memory possono essere più costosi e “problematici” rispetto ad altre opzioni. Esempi di database in-memory includono Redis e Amazon ElastiCache.
Introduzione a Firebase Firestore database: vantaggi e funzionalità
In questa guida, utilizzeremo Firestore come database per archiviare e sincronizzare i dati dei nostri dispositivi smart, sfruttando le sue funzionalità per creare un sistema di controllo remoto efficiente e affidabile. Questo semplificherà anche la creazione dell’app di controllo per smartphone con Flutter.
Firestore è un database NoSQL document-based, il che significa che organizza i dati in documenti e collezioni. Le collezioni sono gruppi di documenti correlati e ogni documento contiene coppie di chiavi-valori che rappresentano i dati. Questa struttura consente una grande flessibilità e scalabilità, rendendola ideale per la gestione dei dati dei dispositivi IoT. Essendo basato su cloud, Firestore offre anche un’alta disponibilità e affidabilità, garantendo che i tuoi dati siano sempre accessibili e sicuri.
Tra i principali vantaggi di Firestore, possiamo citare:
- Scalabilità: Firestore è in grado di gestire un gran numero di dispositivi connessi e di supportare una grande quantità di dati, adattandosi alle esigenze del tuo progetto man mano che cresce.
- Sincronizzazione in tempo reale: Firestore offre una sincronizzazione in tempo reale dei dati tra i dispositivi e le app, garantendo che le informazioni siano sempre aggiornate e disponibili quando necessario.
- Sicurezza: Firestore offre potenti funzionalità di sicurezza, consentendo di proteggere i dati e di controllare l’accesso alle informazioni.
- Semplicità di integrazione: Firestore si integra facilmente con altre piattaforme e servizi Google, semplificando lo sviluppo e la gestione dei progetti IoT. Inoltre, essendo una soluzione basata su cloud, non dobbiamo preoccuparci della manutenzione e dell’aggiornamento dell’infrastruttura.
Come utilizzare Firestore
Per iniziare ad utilizzare Firestore, è necessario registrarsi e accedere alla console Firebase. Segui i passaggi riportati di seguito per creare un nuovo progetto Firebase e configurare Firestore:
- Registrati e accedi a Firebase: Vai al sito di Firebase e clicca su “Accedi” nell’angolo in alto a destra. Utilizza il tuo account Google per accedere. Se non hai ancora un account Google, è possibile crearne uno gratuitamente.
- Crea un nuovo progetto Firebase: Dopo aver effettuato l’accesso, verrai reindirizzato alla console Firebase. Clicca su “Aggiungi progetto” e inserisci un nome per il tuo progetto. Seleziona la casella di controllo per accettare i termini del servizio e clicca su “Crea progetto“.
- Configura Firestore: Una volta creato il progetto, verrai reindirizzato alla pagina di panoramica del progetto. Clicca su “Database” nel menu a sinistra e, successivamente, su “Crea database” per iniziare la configurazione di Firestore. Seleziona la modalità di sicurezza (test o produzione) e scegli la regione del server più vicina a te. Infine, clicca su “Abilita” per creare il tuo database Firestore.
Una volta configurato il database, potrai utilizzare le API di Firestore per leggere, scrivere e aggiornare i dati dei tuoi dispositivi in modo semplice e intuitivo. Le operazioni di lettura e scrittura possono essere eseguite in maniera asincrona, garantendo che l’applicazione rimanga reattiva anche durante il trasferimento dei dati. Firestore supporta anche query complesse, consentendoti di filtrare, ordinare e aggregare i dati in base alle tue esigenze.
Inoltre, Firestore offre la possibilità di impostare listener in tempo reale per i documenti e le collezioni, permettendoti di ricevere aggiornamenti automatici ogni volta che i dati vengono modificati. Questa funzionalità è particolarmente utile nelle applicazioni IoT, dove i dati dei dispositivi possono cambiare frequentemente e in modo imprevedibile.
Per garantire la sicurezza dei dati, Firestore offre un potente sistema di regole di sicurezza che ti consente di controllare l’accesso alle informazioni in base all’identità dell’utente e ad altre condizioni. Questo è fondamentale per proteggere i dati sensibili dei dispositivi IoT e garantire che solo gli utenti autorizzati possano accedere alle informazioni.
Un altro vantaggio di Firestore è la sua integrazione con Firebase Cloud Messaging (FCM), un servizio che consente di inviare notifiche push ai dispositivi e alle app. Utilizzando FCM insieme a Firestore, è possibile inviare comandi ai dispositivi in tempo reale e ricevere aggiornamenti sul loro stato, migliorando ulteriormente il controllo e la gestione dei dispositivi IoT.
Utilizzo di un Raspberry Pi come broker MQTT e hub di collegamento
In passato abbiamo visto come installare ed utilizzare il broker MQTT Mosquitto su un Raspberry Pi, ma non come integrarlo in un progetto più sofisticato.
Quindi nella prossima parte della guida vedremo come ottimizzarne la configurazione e stabilire delle connessioni sicure.
Conclusioni e passaggi successivi
In questa prima parte della guida, abbiamo esplorato i concetti fondamentali della comunicazione remota con i dispositivi smart, i vari protocolli di comunicazione disponibili e l’importanza dei database nella gestione dei dati dei dispositivi IoT. Abbiamo anche introdotto Firebase Firestore come database e il broker MQTT come componente chiave del nostro sistema di controllo remoto.
Nella Parte 2, ci addentreremo nei dettagli tecnici della configurazione del broker MQTT e dell’applicazione Python Flask, nonché nella creazione di un’app di controllo per smartphone. Nella Parte 3, ti guideremo nella realizzazione di un power outlet smart configurabile basato su un ESP32.