Un progetto in collaborazione con l’University College di Londra (UCL) per sviluppare ulteriormente la tecnologia acustica ultrasonica e consentire all’utilizzatore di “toccare”, “sentire” e “vedere” oggetti virtuali 3D ed ologrammi.
Il progetto che rappresenta un vero e proprio “patrimonio sociale” del governo britannico, mira ad applicare la tecnologia ad ultrasuoni di Ultraleap ai dispositivi interattivi a “mezz’aria” come i simulatori VR per l’addestramento, le nuove interfacce utente delle automobili, la segnaletica digitale ed i chioschi interattivi. Ultraleap, con sede a Bristol, nel Regno Unito, fornisce già interfacce tattili a mezz’aria che permettono al guidatore di non distrarsi grazie ad un sistema di percezione aptica senza contatto in grado di rilevare il guidatore il quale potrebbe tendere la mano, toccare e sentire pulsanti, quadranti ed altri controlli abilitati a mezz’aria ed utilizzabili, ad esempio, per variare il volume dell’audio, per rispondere ad una telefonata o per controllare la navigazione.
“La nostra partnership s’ispira alla robotica degli sciami (swarm-robotics) ed alle innovazioni 5G e mira a raggiungere scoperte rivoluzionarie nel controllo del campo sonoro e nelle architetture di piattaforme distribuite”,ha affermato il dottor Orestis Georgiou, direttore della ricerca di Ultraleap. “In effetti, questi progressi ci aiuteranno ad affermarci come leader nel calcolo spaziale e nelle interfacce utente uomo-computer ed apriranno alla nostra azienda anche nuove applicazioni da esplorare”.
Componente essenziale per il progetto sarà Sriram Subramanian, professore di tecnologie emergenti della Royal Academy of Engineering sui nuovi sistemi interattivi dell’UCL. Egli è co-fondatore di Ultrahaptics nonché professore di Human-Computer Interaction presso l’Università di Bristol e prima ancora è stato scienziato Senior presso i Philips Research Labs in Olanda.
Subramanian ed il suo ricercatore Tom Carter hanno co-fondato l’azienda Ultrahaptics avente lo scopo di sviluppare la “tecnologia tattile ad ultrasuoni” e nel 2019 hanno acquisito Leapmotion, pioniere della tecnologia del tracciamento della mano negli Stati Uniti. Subramanian ha utilizzato proprio tale tecnologia per i terminali touchfree richiesti durante la pandemia Covid-19.
“Le nostre tecnologie combinate hanno l’opportunità di essere l’epicentro globale dell’interazione spaziale”, ha affermato Steve Cliffe, CEO di Ultraleap. “Stiamo costruendo un’azienda per supportare i cambiamenti tra l’interazione uomo e macchina che definiranno il 21° secolo. Insieme, i nostri prodotti hanno l’opportunità di essere l’epicentro globale dell’interazione spaziale”.