Ricarica Wireless per EV: Realtà o Futuro Lontano?

Ricarica Wireless per EV: Realtà o Futuro Lontano?

Negli ultimi anni, la mobilità elettrica ha fatto passi da gigante. Sempre più persone scelgono auto elettriche, spinti dall’idea di ridurre l’inquinamento e risparmiare sul carburante. Ma c’è un problema: la ricarica. Colonnine che scarseggiano, cavi ingombranti, tempi di attesa. E se bastasse parcheggiare l’auto e lasciarla ricaricare da sola, senza fili? Fantascienza? No, è la ricarica wireless per veicoli elettrici (EV). Ma a che punto siamo davvero? È già una tecnologia pronta per tutti o dobbiamo aspettare ancora anni prima di vederla ovunque? Scopriamolo.

Come Funziona la Ricarica Wireless per Veicoli Elettrici?

Immagina di poter ricaricare la tua auto elettrica senza toccare un cavo. Niente spine, niente colonnine. Ti fermi, parcheggi e la batteria si ricarica in automatico. Fantastico, no? È esattamente quello che promette la ricarica wireless per veicoli elettrici. Ma come funziona davvero? E, soprattutto, quali sono le sue reali potenzialità?

L’idea alla base: trasferire energia senza fili

La ricarica wireless per veicoli elettrici sfrutta il trasferimento di potenza senza contatto fisico attraverso l’accoppiamento magnetico tra due bobine, una nel trasmettitore (a terra) e una nel ricevitore (sotto l’auto). I sistemi più avanzati usano l’accoppiamento risonante, che permette una maggiore tolleranza ai disallineamenti e migliora l’efficienza del trasferimento di energia. Questo approccio riduce le perdite energetiche e garantisce un funzionamento più stabile. Se hai mai usato uno spazzolino elettrico senza fili o un caricatore wireless per smartphone, il concetto è lo stesso. Solo che qui parliamo di potenze molto più alte e distanze maggiori.

Il problema dell’efficienza: perché allineamento e risonanza sono fondamentali

Il rendimento massimo della ricarica wireless, in condizioni di perfetto allineamento, può arrivare al 90-92%. Tuttavia, un disallineamento laterale del 15% rispetto al diametro delle bobine può ridurre l’efficienza di circa 8-15%. Nei casi più estremi, con disallineamenti superiori al 25%, la perdita può raggiungere il 25-30%, rendendo il trasferimento di energia inefficiente senza un sistema di compensazione attivo. Per mitigare questo problema, alcuni sistemi utilizzano array di bobine multiple, che regolano dinamicamente il campo magnetico per ottimizzare l’accoppiamento.”

E qui entra in gioco un’altra tecnologia: la risonanza magnetica accoppiata. In parole semplici, il sistema fa oscillare il campo magnetico a una frequenza precisa (tipicamente tra 85 kHz e 150 kHz, secondo lo standard SAE J2954). Quando anche il ricevitore vibra alla stessa frequenza, il trasferimento diventa molto più efficiente. Questo permette di ridurre le perdite e migliorare la stabilità della carica, anche se l’auto non è perfettamente allineata.

I sistemi più avanzati adottano array multipli di bobine, sia nel trasmettitore che nel ricevitore. Così, anche se il veicolo è leggermente fuori posizione, alcune bobine restano comunque accoppiate, garantendo un trasferimento di energia più stabile.

A che punto siamo oggi?

Oggi, diverse aziende stanno testando questa tecnologia, e anche le infrastrutture si stanno evolvendo. Alcune città hanno iniziato a testare parcheggi pubblici con pad di ricarica a induzione, pensati soprattutto per taxi e veicoli di servizio.

Tesla, BMW, Hyundai e altre case automobilistiche stanno investendo in questa direzione. Alcune di queste offrono il sistema come optional per le loro auto di fascia alta.
Ad esempio, BMW ha sviluppato un sistema da 3,2 kW, in grado di ricaricare una batteria da 9,2 kWh (ibrida plug-in) in circa 3,5 ore. Auto elettriche “pure” richiederebbero un sistema molto più potente, almeno 7-11 kW. Ma c’è un problema: non è ancora diffusa su larga scala. E i motivi sono diversi.

Vantaggi e Sfide della Ricarica Wireless per EV

Se tutto sembra così semplice, perché non è ancora lo standard? Perché, come ogni tecnologia nuova, ha pro e contro.

I vantaggi:

  1. Comodità assoluta – Niente cavi, niente plug-in. Parcheggi e ricarichi automaticamente.
  2. Minore usura – Senza connettori fisici, si riducono i danni a prese e cavi.
  3. Più sicurezza – Meno rischio di cavi esposti e malfunzionamenti dovuti all’usura.
  4. Ideale per la guida autonoma – Le auto del futuro potranno ricaricarsi da sole senza bisogno di intervento umano.

Le sfide da superare:

  1. Efficienza – Al momento, la ricarica wireless è meno efficiente di quella via cavo. Si perde energia nel trasferimento.
  2. Costi elevati – Installare pad wireless su strade e parcheggi è costoso.
  3. Standardizzazione – Non esiste ancora un unico standard universale. Alcuni produttori usano una tecnologia, altri un’altra.
  4. Compatibilità – Non tutte le auto sono predisposte per questa tecnologia.

Insomma, il potenziale c’è, ma ci sono ancora tanti ostacoli da superare.

La ricarica induttiva: come l’auto assorbe energia senza fili

La tecnologia più diffusa oggi è la ricarica induttiva, basata sull’induzione elettromagnetica. Ma non si tratta semplicemente di una coppia di bobine. I sistemi più avanzati usano array multipli di bobine sia nel trasmettitore (installato a terra) sia nel ricevitore (sotto l’auto). Questo aiuta a compensare eventuali disallineamenti e a migliorare l’efficienza del trasferimento di energia.

Ecco come avviene la ricarica:

  • Il pad trasmettitore genera un campo magnetico alternato che oscilla a frequenze tra 85 kHz e 150 kHz, in linea con lo standard SAE J2954.
  • Le bobine riceventi nel veicolo intercettano questo campo e lo trasformano in energia elettrica utilizzabile per ricaricare la batteria.
  • Alcuni sistemi avanzati regolano dinamicamente il campo magnetico in base alla posizione dell’auto, migliorando l’efficienza.

Il problema principale? Se l’auto non è perfettamente allineata sopra il pad, l’efficienza cala. In alcuni casi, si possono perdere fino al 20-30% di energia. Per questo, molte case automobilistiche stanno sviluppando sistemi con più bobine attive, in grado di regolare automaticamente il flusso di energia a seconda della posizione dell’auto.

La ricarica a risonanza magnetica: più tolleranza agli spostamenti

La ricarica a risonanza magnetica è un’evoluzione della tecnologia induttiva. Invece di affidarsi esclusivamente alla vicinanza delle bobine, sfrutta l’accoppiamento risonante tra trasmettitore e ricevitore. Questo permette un maggiore margine di movimento dell’auto senza perdere troppa efficienza.

In pratica:

  • Le bobine trasmettitrici e riceventi sono progettate per oscillare alla stessa frequenza risonante.
  • Questo crea un canale più stabile per il trasferimento di energia, riducendo le perdite anche se il veicolo è leggermente fuori posizione.
  • L’efficienza della ricarica wireless per veicoli elettrici varia in base alla tecnologia utilizzata e all’allineamento delle bobine. Nei sistemi ben allineati, l’efficienza può raggiungere il 90-92%, con valori che raramente superano il 93%. Tuttavia, in condizioni di disallineamento, l’efficienza può scendere a 80-85%. Nei sistemi meno avanzati o con perdite dovute a fattori ambientali, l’efficienza può calare fino al 70-75%. Questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo, ma potrebbe essere una soluzione chiave per rendere la ricarica wireless più flessibile e meno dipendente dall’allineamento perfetto.

La ricarica dinamica: realtà o utopia?

La ricarica dinamica è ancora in fase sperimentale e ha il potenziale di ridurre la necessità di soste per la ricarica, ma non di sostituire completamente le stazioni di ricarica veloce. Attualmente, le potenze trasmissibili si aggirano tra 20 e 75 kW, sufficienti per veicoli commerciali e autobus, ma ancora troppo basse rispetto alle colonnine rapide in corrente continua (DCFC), che possono raggiungere i 350 kW. Inoltre, l’efficienza della ricarica dinamica è inferiore a quella statica, a causa di variabili come il disallineamento del veicolo in movimento e la dissipazione energetica nel sistema stradale. Pertanto, la ricarica dinamica non è destinata a rimpiazzare completamente la ricarica veloce, ma piuttosto a supportare veicoli commerciali, autobus e taxi elettrici riducendo il numero di fermate necessarie per ricaricare.

Un esempio concreto è il progetto Electreon, già testato in diverse città come Svezia, Israele e negli Stati Uniti. Questa tecnologia prevede l’integrazione di una serie di bobine direttamente nel manto stradale, che sono in grado di trasmettere energia ai veicoli compatibili. I test condotti su autobus e camion elettrici hanno mostrato risultati promettenti: un autobus elettrico è riuscito a ricaricarsi mentre viaggiava a 60 km/h su un tratto di strada elettrificata di circa un chilometro.

Arena del Futuro è un altro esperimento interessante in fase di test per l’autostrada A35 Brebemi in Italia, dove si stanno sperimentando piastre a induzione integrate nell’asfalto. I primi test hanno dimostrato che i camion elettrici possono ricevere energia mentre si muovono, riducendo la necessità di soste per la ricarica. Comunque sia, non è ancora disponibile per i veicoli commerciali o privati, e l’efficienza reale è ancora sotto studio.

I problemi principali di questa tecnologia restano il costo dell’infrastruttura, la complessità dell’installazione e soprattutto le perdite di efficienza quando il veicolo non è perfettamente allineato con le bobine nel manto stradale. Inoltre, la potenza trasmessa attualmente è limitata, il che significa che la ricarica in movimento non può ancora sostituire completamente le soste per la ricarica veloce.

Le Ultime Novità nel 2025 sulla Ricarica Wireless per EV

Negli ultimi mesi, ci sono stati grandi passi avanti. Ecco cosa sta cambiando:

1. Maggiore efficienza

Le nuove tecnologie stanno migliorando l’efficienza della ricarica wireless, con alcuni sistemi che raggiungono il 90-92% di efficienza, un valore vicino a quello della ricarica via cavo in corrente alternata (AC). Tuttavia, nei sistemi attuali, raggiungere il 95% è ancora un obiettivo teorico e non un risultato ottenibile nella pratica.

2. Integrazione con le smart cities

Le città intelligenti del futuro potrebbero integrare la ricarica wireless nelle strade e nei parcheggi pubblici. Basta immaginare taxi e bus elettrici che si ricaricano mentre attendono passeggeri.

3. Più case automobilistiche coinvolte

Sempre più marchi stanno sviluppando auto compatibili con questa tecnologia. BMW e Mercedes hanno già lanciato modelli con ricarica wireless, e si prevede che molti altri seguiranno.

Quale sarà il futuro della Ricarica Wireless per EV?

Ad oggi, la ricarica induttiva è la tecnologia più consolidata e diverse case automobilistiche, tra cui BMW, Hyundai e Mercedes, hanno già modelli compatibili. La risonanza magnetica è ancora in fase sperimentale ma potrebbe essere la chiave per una ricarica wireless più pratica. La ricarica dinamica è un sogno ancora lontano per le auto private, ma potrebbe diventare una realtà nel settore dei trasporti pubblici e della logistica.

Una cosa è certa: il futuro della ricarica wireless non è più solo un concetto astratto. Siamo ancora all’inizio, ma il futuro sembra chiaro: meno cavi, più praticità. Nei prossimi anni potremmo vedere:

  • Più parcheggi con ricarica wireless in centri commerciali, hotel e strade pubbliche.
  • Una maggiore standardizzazione, per rendere la tecnologia compatibile con tutti i veicoli.
  • L’espansione della ricarica dinamica, soprattutto per i trasporti pubblici.

Quando sarà disponibile per tutti? Difficile dirlo con certezza. Alcuni esperti pensano che entro il 2030 la ricarica wireless sarà una realtà diffusa, ma per ora resta ancora una tecnologia in evoluzione.

Conclusione: Realtà o Futuro Lontano?

La ricarica wireless per auto elettriche esiste già, ma non è ancora una soluzione per tutti. Al momento, è comoda ma costosa, pratica ma meno efficiente rispetto ai cavi. E soprattutto, le infrastrutture sono ancora limitate. Per ora, questa tecnologia funziona bene in contesti specifici, come per le flotte aziendali e taxi elettrici, dove eliminare i cavi significa meno manutenzione e maggiore praticità, ma anche nel trasporto pubblico, con autobus e tram che si ricaricano senza bisogno di fermarsi per ore.
E nel lungo periodo? Le cose potrebbero cambiare. Se le efficienze miglioreranno e i costi scenderanno, la ricarica wireless potrebbe diventare lo standard anche per le auto private. Fantascienza? No. Solo una questione di tempo.

Ivan Scordato
progettista elettrico e appassionato di nuove tecnologie. Scrive articoli di approfondimento tecnico e conosce anche tecniche SEO per la scrittura su web.