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Tecno System: il partner nel mercato ferroviario dall’Italia all’India

Specializzata nel mercato ferroviario da oltre 25 anni, con linee di produzione, servizi R&D interno e team di ingegneri e professionisti dedicati, Tecno System si configura nel panorama italiano come un’azienda di riferimento per chiunque operi nel settore e necessiti di sviluppare e produrre sistemi elettronici onboard e offboard.
In un settore dominato da normative e standard stringenti, Tecno System propone un supporto tecnico personalizzato finalizzato alla partecipazione delle aziende partner a gare e commesse (non Soltanto sul Territorio Nazionale).

Grazie alla presenza di uno stabilimento produttivo in INDIA, infatti, Tecno System può aprire le porte al mercato ferroviario indiano, in cui per tutte le commesse governative è richiesta una produzione locale dal 50 all’80%, e permettere alle aziende di ottenere un certificato di produzione indiana. Abbiamo incontrato Debora Ianni, Vice President of Marketing & Sales di Tecno System, per conoscere più da vicino le strategie aziendali e le opportunità insite nel mercato ferroviario.

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Come si sta evolvendo il mercato del ferroviario e cosa ci aspetta in futuro?

In un mercato, soprattutto a livello europeo, che sta rivolgendo sempre maggiori attenzioni al tema della sostenibilità, il trasporto su rotaia, per quanto riporti nell’immaginario dei non addetti ai lavori a scenari romantici di altri tempi, risulta essere un’ottima opportunità di transizione. Il trasporto passeggeri rappresenta il miglior modo per spostarsi velocemente, in modo semplice, economico, confortevole ed ecologico.
Con solo 44 grammi di CO2 prodotta per chilometro, il treno batte di gran lunga gli “avversari” tra i mezzi di trasporto che producono fino al 91% di emissioni in più: auto, con 118 grammi di CO2 per chilometro, e aereo, con 140 grammi per CO2 per chilometro.

Se si pensa ai vantaggi che tutto questo può portare all’economia del nostro continente quanto si parla di trasporto merci in termini di efficacia, precisione e impatto ambientale, penso che non ci siano dubbi sull’evoluzione di questo settore.
Un settore che è tutt’altro che fermo, ma che ha intrapreso una scalata tecnologica da record negli ultimi anni. Basti
pensare a quello che è successo in Italia con l’introduzione dell’alta velocità, che ha permesso alla domanda di mobilità di crescere del 200% dal 2009 a oggi, con un abbattimento delle distanze tra i territori e un calo dei prezzi del 40%.

I governi europei puntano a incentivare l’innovazione delle reti ferroviarie tramite il PNRR e il Next Generation EU.
L’obiettivo è quello di rafforzare le reti ferroviarie di alta capacità e velocità, collegate anche all’ambiziosa revisione del TEN-T (The Trans-European Transport Network), puntando a creare uno spazio unico europeo dei trasporti con importanti ricadute in termini di crescita economica e di commercio europeo.

Quali sono le vostre soluzioni per il mercato ferroviario?

Tecno System si occupa dello sviluppo e della produzione di soluzioni tecnologiche per il settore ferroviario, a supporto di clienti che sono leader di questo settore. Le tecnologie sulle quali stiamo lavorando in questo momento abbracciano i maggiori trend di innovazione: la digitalizzazione del veicolo, oggi tema di grande attenzione sia per il trasporto
passeggeri sia per il trasporto merci, per tutto ciò che riguarda il controllo freni e la localizzazione satellitare.

Altro tema degno di attenzione è la sicurezza, che passa attraverso apparati dall’alto contenuto tecnologico che consentono la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni e dei sistemi a esso correlati (apparati digitali di stazione e telecomunicazioni).
La nostra organizzazione fornisce supporto alla progettazione di queste tecnologie e gestisce per intero tutto il processo produttivo. Con sedi in Italia, a Torino e a Palermo, Tunisia e India possiamo garantire spazi, capacità produttiva e tutto il know-how necessario a ridurre il time-to-market.

Che tipo di problemi devono maggiormente affrontare i vostri clienti in ambito ferroviario?

Le problematiche che riscontriamo sono ahimè comuni a quelle degli altri settori industriali. Negli ultimi due anni il settore dell’elettronica si è trovato a fronteggiare forti criticità nella reperibilità dei componenti elettronici. Questo ha causato, oltre a uno sproposito aumento dei prezzi, anche l’impossibilità di portare a termine alcune commesse, accumulando stock e ritardi che si sono ripercossi su tutta la catena di fornitura.
Oggi che i materiali stanno tornando, lentamente, disponibili, molte aziende si trovano nell’affanno di dover smaltire il ritardo accumulato andando così a gravare sulle linee produttive.

Per fronteggiare questa situazione abbiamo, in MODO del tutto CONTROINTUITIVO in un momento di stagnazione del mercato, investito per aumentare la nostra capacità, per essere poi pronti a fronteggiare il momento di sblocco, che poi è effettivamente avvenuto. Oggi i nostri clienti richiedono supporto, flessibilità e la possibilità di instaurare un vero rapporto di partnership che consenta di far fronte comune per raggiungere l’obiettivo prefissato.

In che modo l’internazionalizzazione rappresenta un punto di forza nel settore?

Stiamo lavorando molto bene per il settore ferroviario nel nostro plant indiano, a Bangalore, nel Karnataka.
Abbiamo fondato questo stabilimento con un progetto Green Field, nel 2015, proprio perché intravedevamo l’esplosione di richieste che stiamo gestendo negli ultimi mesi.

L’India attua per tutti i suoi investimenti una politica protezionista. Con il Make in India, il governo impone per la partecipazione alle gare di assegnazione per le opere pubbliche, una percentuale, variabile in base al progetto di destinazione, dal 50% fino al 80% di produzione sul territorio indiano.

Per il biennio 2023-2024 il governo indiano ha stanziato il budget più alto di sempre (il corrispettivo di oltre 22 mld di euro) per il rinnovamento e lo sviluppo delle reti ferroviarie, ritengo, a ragione, che il sia un driver importante per lo sviluppo economico del Paese.
Tecno System, in questo caso, può essere il partner produttivo locale per tutte le aziende italiane che desiderano approcciarsi a questo mercato ma che non hanno tempo, né interesse a insediarsi direttamente con un loro stabilimento.

Il nostro stabilimento di Bangalore è certificato IATF 16949, quindi già strutturato per gestire prodotti complessi, garantendo la completa tracciabilità. Oltre al processo elettronico e ci occupiamo anche dell’assemblaggio meccanico e dell’integrazione del prodotto all’interno dell’assieme finito e collaudato.

L’Eldorado indiano

Nel settore dell’elettronica e dei sistemi per il ferroviario sono in molti a scommettere sul mercato indiano.
I motivi sono piuttosto evidenti:

  • L’India è uno dei primi cinque Paesi con la crescita del Pil più alta. Il Fondo Monetario Internazionale ha previsto una sua crescita del 5,9% nel 2023 e del 6,3% nel 2024, la più alta tra i Paesi del G20.
  • Entro pochi anni, l’India supererà la Cina come Paese più popoloso al mondo (con 1,69 miliardi di abitanti entro il 2050); di conseguenza, aumenteranno le esigenze legate al trasporto pubblico.
  • Il Paese asiatico attrae moltissime aziende ed è la 7^ destinazione mondiale per investimenti diretti esteri, con flussi in entrata per circa 55 miliardi di dollari nel 2022.
  • L’India ha riconosciuto la centralità dell’infrastruttura ferroviaria a servizio di una popolazione in aumento. Già oggi, il Paese dispone di una delle più grandi reti di trasporto ferroviario e logistico del mondo, con 22mila treni e oltre 25 milioni di passeggeri ogni giorno.
  • Il Governo indiano sta spingendo l’acceleratore sulle infrastrutture investendo dai 23 ai 30 miliardi di dollari sulle ferrovie e sul settore trasporti in genere. L’obiettivo del Governo indiano è quello di aumentare la quota di trasporto merci su rotaia dall’attuale 27% al 45% nel 2030. Investimenti che continueranno a essere importanti anche nei prossimi anni: si parla di un valore pari al 3,3% del Pil, di cui l’1,7% dedicati alle infrastrutture di trasporto, il doppio di quanto destinato dai Paesi europei e dagli Stati Uniti (fonte: ISPI – Istituto per gli studi di politica internazionale).
  • Già altre grandi aziende italiane (come Alstom e Hitachi) hanno scelto di aprire uno stabilimento produttivo in India.
    Come per ogni mercato, anche quello indiano ha però delle regole che, nel caso specifico, riguardano le attività produttive.
    Il requisito fondamentale richiesto alle aziende italiane che vincono appalti in India è quello di garantire una quota della produzione (superiore al 50% e addirittura del 80%) sul territorio indiano. Un requisito che è figlio del piano Make in India, lanciato nel 2014 e volto ad aumentare la capacità manifatturiera e tecnologica indiana.
    Queste regole possono essere stringenti e rendere difficile se non impossibile l’accesso a un mercato dall’enorme potenziale per le aziende medie italiane. Ma è qui che partner strategici come Tecnosystem possono fare la differenza. Essere presenti sul territorio con un proprio stabilimento produttivo e linee secializzate permette all’azienda di affiancare i clienti in tutto il processo, dal supporto tecnico pre-commessa alla progettazione e produzione dei sistemi elettronici fino alla successiva assistenza e manutenzione.
Redazione Fare Elettronica